Montereggio è un piccolo borgo di origine medioevale, che si trova in Lunigiana e precisamente nel comune di Mulazzo in provincia di Massa Carrara, arroccato su una collina, in posizione strategica in quanto sorge in prossimità del Passo dei Casoni che congiungeva la val di Magra alla val di Vara, alla via Francigena e al Mar Ligure. L’importanza strategica del luogo è testimoniata dalla sua raffigurazione nella galleria delle carte geografiche dei Musei Vaticani.
Nella piazza principale del paese sorge il Palazzo dei Marchesi Malaspina, testimonianza della nobile famiglia massese che dominò il feudo di Mulazzo e l’intera Lunigiana per secoli.
Ma la fama di Montereggio si deve ai suoi abitanti che, fin dalla prima metà del 1800, con l’arrivo della primavera, lasciavano la famiglia e a piedi, con gerle piene di libri, partivano alla volta delle città del centro nord; ben presto capirono che in quei luoghi il mestiere di ambulante di libri poteva essere la porta d’ingresso verso una vita migliore. Molti di quelli partiti per primi vendevano libri senza sapere leggere, ma le generazioni successive passarono alla bancarella ed infine alla libreria; molte di queste librerie diventarono importanti punti d’incontro e di scambio culturale.
L’amore per i libri e la sete di conoscenza portarono alcuni degli abitanti di Montereggio a creare delle piccole case editrici, di cui la più famosa fu la Casa Editorial Maucci diffusa a Barcellona, Città del Messico e Buenos Aires, che diffuse i classici della letteratura europea in tutti i paesi di lingua spagnola.
Durante il Risorgimento molti Montereggini partirono come migranti verso la Francia con gerle colme di pietra da rasoio; valicate le Alpi e vendute le loro merci, gli stessi riempivano le gerle di libri di autori proibiti, come Machiavelli, Voltaire, Pellico, Mazzini censurati dalla monarchia sabauda e dagli austriaci, diventando così dei veri e propri “contrabbandieri della cultura” e contribuendo così al diffondersi delle idee “sovversive” che più tardi porteranno all’unificazione d’Italia.
Nel 1954 i librai di Montereggio furono i principali fautori del Premio Bancarella, un premio che vuole essere l’essenza di ciò che furono: ambulanti, venditori itineranti, diffusori di idee, sempre vicini al gusto dei lettori.
Ogni anno in Agosto si tiene nel paese la Festa del Libro, che per una settimana riempie i stretti vicoli del centro di bancarelle che offrono libri di ogni genere, oltre che banchi enogastronomici con specialità locali e numerosi incontri dibattiti con autori, editori e personaggi di rilievo del panorama sociale e culturale italiano.
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