Corniglia è l’unica dei paesi delle Cinque Terre a non affacciarsi direttamente sul mare, in quanto edificata su uno sperone di roccia a 100 metri di altitudine, che consente di godere di una vista mozzafiato su uno dei litorali più famosi e conosciuti del Bel Paese.
Le origini del borgo si perdono nella notte dei tempi, visto che il toponimo Cornelia appare già su alcune anfore di vino ritrovate durante gli scavi archeologici di Pompei.
Per raggiungere il paese dalla stazione ferroviaria, senza usufruire del servizio di bus navetta del Parco Nazionale, compreso nella Cinque Terre Card, bisogna affrontare la Lardarina: una scalinata con 33 rampe e 377 scalini che ha contributo a proteggere il paese dall’invasione dei turisti, che spesso dalla stazione raggiungono direttamente lo Spiaggione, una lunga striscia sottostante che si sviluppa verso Manarola.
Arrivati in cima a la Lardarina, prendendo a sinistra si raggiunge la piazza di sosta del bus che divide il paese in due zone ben distinte: a destra il carugio che porta alla Chiesa di San Pietro risalente al XII secolo, edificata in stile gotico con blocchi di pietra arenaria locale e con uno splendido rosone in marmo bianco di Carrara, che domina la facciata. A sinistra il carugio che porta al Largo Teragio, piazzetta principale del paese sulla quale si affacciano bar e ristoranti con i loro ombrelloni colorati, dove si possono degustare i prodotti locali, protetti dalla rassicurante sagoma dell’Oratorio dei Disciplinati che domina la piazza dall’alto.
Sul retro dell’edificio, risalendo la ripida scalinata, c’è la parte più alta del paese, con due terrazze poste su due livelli diversi, dalle quali si gode di un bellissimo scorcio su Manarola e lo Spiaggione.
La parte più caratteristica e affascinate del borgo è però la terrazza di Santa Maria, posta alla fine del carugio principale che dopo avere attraversato il Teragio si snoda fra le tipiche case colorate addossate le une alle altre, offrendo al turista un naturale palcoscenico su tutte le Cinque Terre, dalla punta di Riomaggiore a quella di Monterosso e dove non è raro vedere saltare famiglie di delfini nelle sottostanti acque cristalline dell’Area marina Protetta del Parco delle Cinque Terre .
Da Santa Maria, voltando lo sguardo verso il monte, si può ammirare il piccolo nucleo abitato di San Bernardino, che col suo santuario medievale dedicato a San bernardino da Siena, dall’alto domina la sottostante baia di Guvano, con le due famose spiagge in passato frequentate dagli amanti del naturismo.
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